“Il sistema dei chakra è altrettanto valido quanto qualunque teoria psicologica e assai più versatile, in grado di unificare mante, corpo e spirito” (Anodea Judith)
Il sistema dei chakra è nato in India più di quattromila anni fa. Si parla dei chakra negli antichi testi dei Veda, nelle più tarde Upanishad, negli Yoga Sutra di Patanjali e più diffusamente nel XVI secolo da parte di uno yogi indiano, Swami Purananda, in un testo divenuto poi celere, Sat-Chakra-Nirupana.
Oggi i chakra sono un concetto diffuso. In Occidente generalmente indicano delle entità in grado di unire il corpo e la mente, l’elemento fisico e quello psichico.
I chakra, tuttavia, che alla lettera vogliono dire “ruota” o “disco”, e si riferiscono a una sfera rotante di pura energia spirituale, non sono affatto delle entità. Come vediamo il vento attraverso il movimento delle foglie e dei rami, così possiamo percepire la presenza dei chakra nella forma del nostro corpo fisico, negli schemi che si manifestano nella nostra vita, nei modi in cui pensiamo, sentiamo e affrontiamo le situazioni che l’esistenza presenta, ma mai direttamente.
LA POSIZIONE DEI SETTE CHAKRA PRINCIPALI NEL CORPO
La filosofia yoga ci insegna che la dea serpente, Kundalini, rappresenta la forza vitale evolutiva all’interno di ciascuno. Essa si desta dal suo sonno nella terra per procedere danzando attraverso ciascun chakra, ripristinando il ponte metafisico tra la materia e la coscienza. Attraverso questa danza di trasformazione che conduce al risveglio di tutte le nostre più profonde potenzialità, possiamo realizzare l’eterna natura divina che riposa in ognuno di noi.
Caterina Carloni