• Gio. Nov 21st, 2024

VEDAM

A cura di Caterina Carloni, psicologa & psicoterapeuta

BLOG DI MEDICINA PSICOSOMATICA & PSICOLOGIA OLISTICA - Impariamo a leggere i sintomi fisici come linguaggio dell'anima e ad utilizzarli in chiave conoscitiva, positiva ed evolutiva

Loading

Domenica 25 aprile si terrà il IV° incontro del corso online di medicina psicosomatica.

Tema della giornata: IL CUORE, la sede degli affetti.

Il cuore è la pompa meccanica del corpo e anche, simbolicamente, la centralina dei sentimenti.

Quasi tutte le culture tradizionali attribuiscono al cuore il significato di centro dell’affettività.

Il cuore è anche cardine della spiritualità, e, in questo senso, è considerato un organo sacro.

In India è la dimora di Brahma, per l’Islam il trono di Dio. Presso i Sufi, i saggi islamici, la visione spirituale viene paragonata all’occhio del cuore. Gli alchimisti ritenevano che il crogiuolo interiore dell’uomo, il luogo che fornisce il calore necessario al compimento della grande Opera, fosse nel centro del cuore.

Quando in Egitto si imbalsamavano i morti, l’unico viscere che restava intatto nel corpo della mummia era il cuore, che, come centro supremo dell’uomo doveva rispondere delle azioni del defunto al cospetto del giudizio divino. Il cuore rappresenta la sintesi di maschile e femminile, spirito e materia. E’ rosso e caldo, simbolo del fuoco, elemento maschile, ma è anche oscuro e cavo al suo interno, elemento femminile.

Simbolicamente, nel Centro, secondo la filosofia orientale, materia e spirito si incontrano e si amalgamano pienamente. Così accade nel cuore, che attraverso il piccolo circolo è a diretto contatto con i polmoni e quindi con l’elemento aereo identificabile con lo spirito; attraverso il grande circolo è invece a contatto con il corpo, con il “bios”, il mondo della materia.

Per il pensiero occidentale il cuore è il centro dell’affettività mentre il cervello è quello dell’intelligenza, ma i saggi dell’antico Egitto, come quelli di altre culture  orientali, concepivano il cuore come un organo inseparabile dalle emozioni e, in questo senso, punto di fusione tra psichico e organico. L’intuizione viene chiamata da loro “intelligenza del cuore”, e si avvicina a quella che noi chiamiamo intelligenza intuitiva, caratterizzata da un continuo passaggio dall’inconscio alla coscienza. Tale intelligenza riunisce le due facoltà rivelandosi come facoltà intellettiva suprema.

In tutte le tradizioni il cuore è il piccolo “sole” di ogni creatura vivente. Come la vita umana ruota intorno al cuore, la vita dell’universo ha il suo centro nel sole.

In questa città del Brahman (che è il corpo) un sottile loto forma una dimora, dentro la quale vi è un piccolo spazio. Bisogna ricercare ciò che vi è dentro questo spazio, bisogna desiderare di conoscerlo. Questo spazio che si trova all’interno del cuore è altrettanto vasto quanto lo spazio che abbraccia il nostro sguardo. L’uno e l’altro, il cielo e la terra, vi sono riuniti; il fuoco e l’aria, il Sole e la Luna, la folgore e le costellazioni, e tutto ciò che appartiene a ciascuno di loro in questo mondo e ciò che loro non appartiene, tutto ciò vi è riunito” (Chandogya Upanishad).

Caterina Carloni

Di Cateca

Caterina Carloni, psicologa e psicoterapeuta