Scrive Raffaele Morelli, presidente dell’Istituto Riza, nell’editoriale del numero di Riza di febbraio:
“Oggi abbiamo paura di invecchiare, una paura che in nessuna epoca della storia gli uomini hanno mai avuto; anzi, in tutte le tradizioni e le culture si è sempre ritenuto che la saggezza arrivasse solo in età avanzata. Invecchiare è la cosa più naturale che ci sia, perché in natura ogni cosa si trasforma continuamente; invecchiare significa crescere e maturare, non deperire.
Molte delle nostre potenzialità possono compiersi solo in età avanzata. Per maturare occorre sviluppare giorno dopo giorno le capacità specifiche del nostro cervello. Col passare degli anni acquisiamo un modo di essere tutto nostro, un modo di stare con noi stessi che prima non conoscevamo. Questa è la saggezza”. (Riza.it)
Per imparare a vivere con equilibrio questa parte della nostra vita, non bisogna guardare incessantemente al passato ma avere sempre dei progetti per il futuro, consapevoli che la nostra vera essenza è al di là dell’immagine che vediamo riflessa in uno specchio.
Spesso, in tarda età, le persone sentono l’incombere della morte e si lasciano trascinare nell’angoscia del “finire delle cose”. Eppure oggi sappiamo che non è proprio così. C’è una letteratura sterminata che riporta racconti, testimonianze e studi che smentiscono questa ipotesi. Ma c’è anche dell’altro.
I vecchi, non dimentichiamolo, sono più liberi perché hanno tagliato i rami secchi, le relazioni che non funzionano più, i vincoli inutili. Hanno imparato a non lasciarsi condizionare dagli altri e hanno più tempo da dedicare a sé stessi. Possono coltivare gli interessi che hanno trascurato e scoprire di avere talenti che non sospettavano.
Il segreto consiste nell’essere curiosi e nel lasciarsi attrarre dalle novità. Le nuove esperienze moltiplicano le sinapsi cerebrali, creano collegamenti tra i neuroni, sviluppano nuove abilità.
La vera giovinezza, a ben pensarci, è quella dei saggi, delle persone complete in sé stesse, che non cercano la felicità fuori di sé, ma si godono ciò che hanno e vivono pienamente la propria età.
“Tutto in lui era vecchio tranne gli occhi che avevano lo stesso colore del mare ed erano allegri e indomiti.” (Ernest Hemingway, Il vecchio e il mare)
Caterina Carloni