• Mer. Mar 12th, 2025

VEDAM

Blog di Medicina Psicosomatica a cura di Caterina Carloni, psicologa & psicoterapeuta

BLOG DI MEDICINA PSICOSOMATICA & SCIENZA DELLO YOGA- Impariamo a leggere i sintomi fisici come linguaggio dell'anima e ad utilizzarli in chiave conoscitiva, positiva ed evolutiva

IL FIORE DELLA PAZIENZA

DiCateca

Mar 4, 2025

Loading

Non c’è gioia più grande sulla terra di un fiore che sboccia.

Il suo fascino grazioso e delicato crea visioni felici dell’eterno ciclo naturale della vita e ci ricorda l’immensità e la fragilità di ogni essere che si affaccia al mondo. Esistono fiori in tutto il mondo che impiegano anni e persino decenni per sbocciare: essi insegnano l’arte della pazienza.

Ad esempio la regina delle Ande, nella grandiosità della sua fioritura, rappresenta un esempio unico di maestosità unita a tenacia e perseveranza. Scientificamente noto come Puya raimondii, questo singolare fiore alza la sua testa prominente una volta ogni 80 anni circa, elevandosi sopra ogni altro fiore e ogni altra pianta.

Cresce ad un’altitudine di 3200–4800 m, tra Perù e Bolivia, e il suo albero è la più grande delle Bromeliacee: raggiunge e supera 10 metri di altezza. La sua infiorescenza a pannocchia emerge dopo 80-150 anni di vita. Dopo la fioritura la pianta muore.

Questa creatura speciale insegna agli uomini che l’attesa è un dono divino e che saggio è colui che ne conosce il potere e il segreto.

Quante volte ci lamentiamo perché stiamo aspettando da tempo qualcosa che non arriva? Quante volte abbiamo avuto la tentazione di mandare un progetto all’aria solo perché i suoi tempi di realizzazione non corrispondevano alle nostre attese? Eppure sappiamo tutti che la Vita ha i suoi momenti di “fioritura”, come la Natura, come le Stagioni, come le età dell’esistenza umana. Non è possibile anticipare una pioggia né diventare adulti quando si è bambini, perché questo non porta alcun vantaggio.

Come è riportato nell’esagramma 5 del Libro dei Mutamenti:, L’ATTESA:

Quando le nubi salgono nel cielo è indizio di pioggia. Non si può fare altro che attenderne la caduta. Così avviene anche nella vita quando un destino si prepara. Fintanto che il momento non è ancora giunto non bisogna darsi pensiero né voler plasmare il futuro intervenendo e affaccendandosi; si deve invece accumulare tranquillamente forza per il corpo, mangiando e bevendo, e per lo spirito, stando allegri e di buon umore. Il destino sopravviene spontaneo, da solo. Allora si è pronti.

Caterina Carloni

Di Cateca

Caterina Carloni, psicologa e psicoterapeuta