Non c’è gioia più grande sulla terra di un fiore che sboccia.
Il suo fascino grazioso e delicato crea visioni felici dell’eterno ciclo naturale della vita e ci ricorda l’immensità e la fragilità di ogni essere che si affaccia al mondo. Esistono fiori in tutto il mondo che impiegano anni e persino decenni per sbocciare: essi insegnano l’arte della pazienza.
Ad esempio la regina delle Ande, nella grandiosità della sua fioritura, rappresenta un esempio unico di maestosità unita a tenacia e perseveranza. Scientificamente noto come Puya raimondii, questo singolare fiore alza la sua testa prominente una volta ogni 80 anni circa, elevandosi sopra ogni altro fiore e ogni altra pianta.
Cresce ad un’altitudine di 3200–4800 m, tra Perù e Bolivia, e il suo albero è la più grande delle Bromeliacee: raggiunge e supera 10 metri di altezza. La sua infiorescenza a pannocchia emerge dopo 80-150 anni di vita. Dopo la fioritura la pianta muore.
Questa creatura speciale insegna agli uomini che l’attesa è un dono divino e che saggio è colui che ne conosce il potere e il segreto.
Quante volte ci lamentiamo perché stiamo aspettando da tempo qualcosa che non arriva? Quante volte abbiamo avuto la tentazione di mandare un progetto all’aria solo perché i suoi tempi di realizzazione non corrispondevano alle nostre attese? Eppure sappiamo tutti che la Vita ha i suoi momenti di “fioritura”, come la Natura, come le Stagioni, come le età dell’esistenza umana. Non è possibile anticipare una pioggia né diventare adulti quando si è bambini, perché questo non porta alcun vantaggio.
Come è riportato nell’esagramma 5 del Libro dei Mutamenti:, L’ATTESA:

Quando le nubi salgono nel cielo è indizio di pioggia. Non si può fare altro che attenderne la caduta. Così avviene anche nella vita quando un destino si prepara. Fintanto che il momento non è ancora giunto non bisogna darsi pensiero né voler plasmare il futuro intervenendo e affaccendandosi; si deve invece accumulare tranquillamente forza per il corpo, mangiando e bevendo, e per lo spirito, stando allegri e di buon umore. Il destino sopravviene spontaneo, da solo. Allora si è pronti.
Caterina Carloni