foto: Che Donna.it
Un rapporto di coppia è spesso una relazione speculare nella quale ogni partner tende a cercare l’approvazione dell’altro o, in certi casi, punta a sopraffarlo con il fine di omologare sempre più strettamente la coppia a un modello predefinito.
In altri casi, è invece la profonda differenza tra i partner che scatena timori, gelosie, sospetti così forti da far esplodere il rapporto o chiuderlo in modo intollerabile.
La coppia felice non annulla mai l’individualità dei partner.
Una coppia può essere formata da due partner con personalità similare (coppia simmetrica) oppure diversi tra loro (coppia complementare). La prima tipologia funziona perché tra i partner esiste somiglianza e complicità. Tuttavia un eccesso di eguaglianza nel tempo può scatenare noia, invidia e competizione. La seconda si regge su una forma di dipendenza biunivoca, in base alla quale ogni partner ritrova nell’altro ciò di cui si sente carente: il rischio, in tal caso, soprattutto se la simbiosi è spinta agli estremi, è quello di instaurare forme di dipendenza e gelosia.
In quali casi si possono intravedere le prime avvisaglie di una crisi di coppia imminente?
- Quando subentra l’abitudine: la noia è uno dei nemici più temibili del legame a due perché appiattisce la vita, l’eros, i discorsi, i progetti e in definitiva tutte le scelte dei partner. Quando la persona con cui si vive diventa troppo prevedibile, se appare ogni giorno più scontata, il rapporto inizia a vacillare.
- Quando non si gioca, non si ride, non si scherza più: il gioco è il sale di tutti i rapporti, non solo di quelli di coppia. Una battuta detta al momento giusto scioglie le tensioni e saper ridere rende più simpatici, se non addirittura attraenti.
- Quando si diventa competitivi: se il legame diventa una battaglia continua significa che i partner vivono la coppia come un’occasione di “distruzione” e non d’amore. Sono i casi in cui, pur essendo insieme, ci si affanna per primeggiare, perdendo di vista le fondamenta comuni del rapporto.
- Quando non si è più “naturali”: esistono coppie che fin dall’inizio si reggono sul fatto che i partner (entrambi o singolarmente) recitano una parte funzionale all’esistenza del rapporto. Per esempio: lui è collerico, ma per il bene della coppia non sbotta mai. Oppure: lei ama andare a ballare, ma da quando sta con lui afferma che la danza non le interessa più. Sono tutti comportamenti falsi e innaturali che con il tempo portano alla rottura.
La coppia sana si forma e cresce in maniera naturale e vive il rapporto quotidiano nel nome del dialogo, dello scambio e della continua scoperta.
Si può dunque dire che una coppia sia felice:
- Quando non ha obiettivi da raggiungere: quanto più il rapporto è fondato su uno scopo (fare dei figli, comprare una casa più grande, mettere da parte denaro per la vecchiaia), più la coppia diventa arida e poco creativa. Una coppia felice cerca di navigare il più possibile “a vista”. Se si fa carico di troppi progetti, perde di vista la fantasia, l’improvvisazione, la leggerezza, valori imprescindibili di una coppia dinamica.
- Quando non è un banco di mutuo soccorso: “senza di te non saprei più vivere”; ecco la classica frase che lascia intendere che il rapporto sia, in realtà, una specie di stampella affettiva. Se è vero che in alcuni casi la relazione di aiuto (peraltro più che lecita) può consolidare gli affetti, va tuttavia detto che questo non può essere il fulcro del rapporto: una coppia è felice quando i partner non stanno insieme per bisogno, altrimenti è destinata a morire.
- Quando vive nel presente: quante volte si vedono coppie assillate dalle ricorrenze, dagli anniversari, dalle feste comandate, dalle tappe… Queste coppie troppo legate agli eventi (di ieri e di domani) e scarsamente attratte dal presente, dovrebbero cercare di stare il più possibile nel qui-e-ora, nel Senza tempo che ci rigenera ogni giorno.
- Quando scorre con la vita: lui e lei si sono incontrati, si sono piaciuti, sentivano di essere fatti l’uno per l’altra e si sono messi insieme. Hanno messo a punto una formula di pacifica convivenza e ora guardano serenamente alla vecchiaia, in una sorta di immobilismo anche sentimentale. Se la tua coppia rientra in questo schema, fai attenzione: una coppia che si ferma dentro un modello e non si trasforma giorno per giorno è a rischio. E ricorda che anche tu, come qualsiasi essere umano, cambi ogni giorno; di conseguenza, come puoi pretendere che il vostro legame resti immutabile?
La coppia è fonte di felicità quando è costituita da individui autonomi che la portano a fluire e modificarsi con il ritmo della vita, senza sforzarsi di renderla “eterna”.
CONSIGLI SI’:
- Conserva i tuoi hobby – Cerca di conservare, pur nell’ambito della tua vita di coppia, degli spazi che siano solo tuoi, dedicandoti alla lettura, alla musica, alla pittura oppure a uno sport, soprattutto se queste attività ti appassionavano anche prima di incontrare il tuo partner. Il tuo uomo, la tua donna, è un compagno di viaggio e ti ama per come ti ha conosciuto: se rinunci a te stesso credendo di rafforzare il vostro rapporto, sei sulla strada sbagliata…
- Sappi stare in silenzio con lui-lei – Non ostinarti a riempire di parole (o peggio, di video e televisione) tutti i vostri spazi comuni. Una coppia che funziona non condivide solo il dialogo ma anche il silenzio: non solo la sera, a letto, ma anche in altre occasioni, gusta col tuo partner mezz’ora di silenzio rigenerante, magari in una stanza in penombra illuminata da luci soffuse.
- Vivi l’eros in modo nuovo – “Io sono abituato così…”, e per anni lui e lei continuano a vivere il loro incontro erotico secondo il solito schema. Eppure uno dei cementi più forti della coppia è proprio l’eros, una forza potente e in continua metamorfosi. Se dunque senti che tra voi si sta insinuando il fantasma della noia, comincia ad agire per riportare tra voi la novità e il mistero. L’essenziale è prendere il largo dalla prevedibilità.
CONSIGLI NO:
- Non dire ciò che pensi o dirlo al momento e nel modo sbagliato – In un rapporto di coppia ci sono momenti per parlare e altri per tacere: a te la sensibilità per comprendere quando un torto o un problema sono troppo pesanti per essere “tenuti dentro” e quando invece si tratta di piccolezze che possono essere taciute. Anche lo scambio verbale di coppia ha i suoi precisi equilibri, i suoi tempi, i suoi momenti: saperli dosare è fondamentale per la sopravvivenza a due.
- Rinfacciare quello che hai fatto in passato – Hai offerto il tuo aiuto al partner, gli hai dato un supporto finanziario, hai sopportato un suo periodo difficile? Se vi trovate in una fase di impasse, non rinfacciargli quello che hai fatto. Anche la coppia ha un suo passato, fatto di cose negative e positive, ma poi continua a vivere nel presente. Quello che è stato, mettilo nel dimenticatoio. E non usarlo come arma di ricatto.
- Pianificare tutto – La coppia non è un’azienda che opera con calendari, bilanci e strategie. E se non vuoi creare intorno a voi un clima soffocante, evita di fare troppi progetti, soprattutto se sono spostati molto in là nel tempo. In questo modo rischi solo di non gustare le gioie dell’oggi e di agganciarti artificiosamente a un futuro che, magari, sarà del tutto diverso da quello che pensi. (liberamente tratto da “Il Dizionario della Felicità”, edizioni RIZA).
Caterina Carloni
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