Per quanto il rigore, il rispetto delle norme e la disciplina siano doti esemplari di ogni onesto cittadino, chissà perché sono gli Ajeje Brazorf che non timbrano il biglietto dell’autobus quelli che suscitano la nostra simpatia, quelli in cui ci identifichiamo e quelli per cui alla fine tifiamo.
A differenza delle virtù, le debolezze ci accomunano, ci rendono umani, ci riscaldano il cuore, ci inteneriscono e ci predispongono al sorriso.
I controllori, invece, ci maldispongono e tendiamo ad associarli alla pignoleria e alla vessazione.
Forse perché le nostre anime sono naturlamente portate ad andare oltre le regole, il perbenismo, il giudizio, la sanzione. Forse perché è più semplice e naturale pensare ad un mondo dove chiamarsi Ajeje di nome e Brazorf di cognome non sia altro che una buffa coincidenza fonetica.
Come rivela questo imperdibile ed esilarante sketch comico di Aldo, Giovanni e Giacomo.
“Io sono un disonesto, e un disonesto puoi sempre confidare che sia disonesto, onestamente, è dagli onesti che devi guardarti perché non puoi mai prevedere quando faranno qualcosa di incredibilmente stupido!” Jack Sparrow
“L’irriverenza è la paladina della libertà e la sua unica difesa certa.” Mark Twain
Caterina Carloni