“Cerca di afferrare le cose e le perderai. Forza un progetto al completamento e rovinerai ciò che era quasi maturo. Quando sarai contento di essere solo te stesso e non farai confronti e non competerai, tutti ti rispetteranno.” LAOZI
Fondatore di uno dei massimi sistemi del pensiero orientale, Laozi è venerato come una divinità del TAO. La sua figura storica è avvolta nel mistero, così come il suo vero nome, che conosce un ampio ventaglio di forme e grafie.
Ciò che è certo, è che il TAO continua ad affascinare da secoli pensatori di ogni cultura.
E queste sono le perle di saggezza in esso contenute:
Più lontani si va e meno si apprende. Per questo l’uomo saggio non cammina eppure arriva.
Trovare la sufficienza in sè è il modo sommo di viaggiare, cercare la completezza nelle cose è il modo peggiore di viaggiare.
Un buon viaggiatore non ha piani precisi e il suo scopo non è arrivare. Chi ha inventato la nave ha inventato anche il naufragio. Perciò non averne paura.
Il TAO è la via dell’Infinito.
Il saggio aiuta e le innumerevoli creature a realizzare la loro natura e si astiene dall’interferire. E insegna il valore dell’attesa: affrettati all’azione e fallisci. Cerca di afferrare le cose e le perdi.
Ho solo tre cose da insegnare: semplicità, pazienza, compassione.
Grazie a LAOZI, che ha insegnato agli uomini il valore dell’ESSENZA.
Caterina Carloni