Ciò che qui c’è, lo si può trovare anche altrove; ma ciò che qui non si trova, non esiste in nessun luogo.
(Mahabharata I.56, 33)
Uno degli episodi più famosi e significativi del Mahabharata, opera monumentale della letteratura vedica, è quello in cui un Lago magico rivolge a Yudhishthira, il re saggio, molte domande e il maggiore dei fratelli Pandava fornisce illuminanti risposte.
Durante il loro esilio nella foresta i cinque Pandava si imbattono in un lago. Una voce ingiunge loro di non bere l’acqua prima di aver risposto alle domande che lo spirito del luogo ha in serbo per loro.
Nakula, Sahadeva, Bhima ed Arjuna non ascoltano la voce, bevono e, uno dopo l’altro, cadono a terra come morti.
Yudhishthira, accorso in aiuto dei fratelli, risponde alle domande di quello che poi si scoprirà essere il dio Dharma in persona.
Si tratta di moltissime domande, tanto che si parla delle “cento domande.”
Eccone un estratto:
D: Qual è la più grande virtù?
Y: La generosità.
D: Quale bene ha più valore?
Y: La conoscenza.
D: Qual è il dovere più alto nel mondo?
Y: Il dovere più alto è astenersi dal fare del male.
D: Cos’è il perdono?
Y: Il perdono consiste nell’abbandonare l’inimicizia.
D: Quale nemico è invincibile? Che tipo di uomo viene chiamato onesto e quale disonesto?
Y: La rabbia è un nemico invincibile. E’ onesto chi desidera il bene di tutte le creature ed è disonesto chi è senza compassione.
D: Cos’è l’ignoranza? E l’orgoglio? E la pigrizia? E il dolore?
Y: Vera ignoranza è non conoscere i propri doveri. Orgoglio è inconsapevolezza di essere un attore nella vita. La pigrizia consiste nel non occuparsi dei propri doveri. Ignoranza è la natura del dolore.
D: Quale malattia non può curarsi?
Y: La stupidità.
D: Qual è un esempio di sconfitta?
Y: La vittoria.
D: Cos’ è inevitabile per ognuno di noi?
Y: La felicità.
D: Cos’è la carità?
Y: La carità consiste nel proteggere tutte le creature.
D: Cos’è l’invidia?”
Y: L’invidia non è altro che dolore del cuore.
D: Cos’è la malvagità?
Y: La malvagità consiste nel parlare male degli altri.
D: Qual è la cosa più stupefacente a questo mondo?
Y: La cosa più stupefacente è che ogni giorno muoiono un numero infinito di persone eppure quelle che rimangono credono di essere immortali.
Alla fine, Dharma si rivela a Yudhishthira, lo benedice e riporta in vita tutti i suoi fratelli.
“Sono molto contento della tua rettitudine e della tua saggezza, e quindi io farò rivivere tutti i tuoi fratelli. Sappi che io sono Yamarāja, tuo padre, e ho voluto metterti alla prova: sono stato io, infatti, a prendere il bastone del brahmano e a procurarvi quella sete intollerabile. Sono molto fiero di te. Io ti benedico.”
(Mahabharata, Parva 3, Aranyaka Parva, La prova del lago)